Obesità: da amplificatore di rischio a malattia cronica

73 DOCUMENTO SIPREC 2022 3. ASPETTI CLINICI 3.7 Obesità e rischio oncologico Maria Grazia Modena, Elisa Lodi Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Obesità e rischio oncologico? Il progressivo aumento della prevalenza globale del sovrappeso e dell’obesità in tutte le fasce di età, di circa il 27% negli adulti e del 47% nell’infanzia negli ultimi decenni, ha portato il mondo scientifico a considerare l’eccesso ponderale una vera pandemia, nonché uno dei principali fattori di rischio per diverse condizioni patologiche. È paradossale pensare che metà del pianeta muore di fame e l’altra metà per le conseguenze dell’obesità. Sovrappeso e obesità rappresentano, infatti, condizioni predisponenti molteplici malattie croniche, fra cui anche le patologie tumorali. A tale riguardo, sono sempre maggiori ed inconfutabili le evidenze in merito alla associazione tra eccesso di peso corporeo e rischio oncologico, suggerendo che l’eccesso ponderale ne costituisce uno tra i maggiori determinanti prevedili, prevenibili e modificabili, con un rischio relativo equiparabile a quello della abitudine tabagica. Ma non solo, il sovrappeso e l’obesità giocherebbero un ruolo anche dopo la diagnosi. Sembra, infatti, che il grasso corporeo sia legato ad una prognosi peggiore, aumentando del 15% circa la mortalità per tumore. Chi è obeso, infatti, oltre al rischio di sviluppare patologie tumorali in forme più aggressive e difficili da curare, ha anche maggiori probabilità di avere una recidiva di un precedente tumore o di andare incontro a complicanze durante le cure. Quest’ultimo aspetto sembrerebbe riconducibile al fatto che nel paziente obeso il trattamento rischia di subire delle alterazioni farmacocinetiche, in eccesso o in difetto, a causa della differente distribuzione del farmaco nel grasso corporeo. Dato confortante, tuttavia, è che il calo ponderale contribuisce, concretamente, a migliorare lo scenario clinico del paziente, non solo in termini oncologici, ma anche per quanto riguarda le altre condizioni clinico-metaboliche sfavorevoli legate all’obesità. Quali tumori? Non è semplice individuare con precisione il numero di tumori che sono determinati anche da fattori alimentari, ma le evidenze a riguardo sono sempre più consistenti. Secondo l’American Institute for Cancer Research, 3 tumori su 10 sono causati da cattive abitudini alimentari. Stando ai dati di uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Journal for Clinicians dagli epidemiologi dell’Imperial College di Londra e della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston il sovrappeso è la causa di quasi il 4% dei tumori diagnosticati ogni anno nel mondo. Per quanto riguarda il nostro Paese, le più recenti stime documentano che l’eccesso ponderale è responsabile diretto in Italia di circa il 3% di tutti i tumori negli uomini e del 5% nelle donne. Molte sono le ricerche ancora aperte, ma le informazioni ad oggi disponibili non lasciano grande margine di interpretazione: obesità e sovrappeso rappresentano fattori di rischio per molte patologie tumorali, ed in quanto tali non possono e non devono essere misconosciuti né tanto meno trascurati. Le condizioni tumorali per cui è stata dimostrata una associazione con l’eccesso ponderale sono molteplici. Nel 2016 un rapporto dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) [1] ha concluso che ci sono prove sufficienti per stabilire un’associazione causale tra eccesso di grasso cor-

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